Questa è una storia tenerissima, quasi quanto una favola. C’era una volta un bambino di 8 anni di nome Johnny, che soffriva e soffre tutt’ora di una forma di autismo che lo ha reso negli anni, un bambino silenzioso, con continui sbalzi d’umore, chiuso in un mondo solitario dove non lasciava neanche uno spiraglio per farci entrare qualcuno. Isolamento e solitudine erano i suoi compagni di giochi, finché un bel giorno non accadde qualcosa di inaspettato: Xena. Xena è un cucciolo che è il risultato di un incrocio con un terrier. Una cagnolina tanto dolce, quanto sfortunata. Era stata maltrattata e tenuta per moltissimo tempo prigioniera in una gabbia, malnutrita e ferita. Sentiva dolore e chi l’ha trovata si è visto un mucchietto di pelle e ossa sanguinanti. E’ stata chiamata Xena dai volontari del rifugio degli animali dove è stata curata, in quanto ha combattuto contro dolore e contro la sorte avversa (le avevano dato pochi giorni di vita a causa delle ferite e delle sue condizioni).
Il caso vuole che la stessa struttura ospitasse una raccolta fondi, e che Johnny partecipò con la sua famiglia. Lì si incontrarono per la prima volta, lì Johnny gli ha teso la mano e lì Xena gliel’ha leccata.
